La Stringa CITES

Dietro ogni lattina di caviale è presente la stringa CITES, una sorta di carta d’identità del caviale dove si può controllare la provenienza del prodotto e del produttore (perché gli storioni sono inseriti nella lista CITES, quindi quando i prodotti arrivano sul mercato bisogna dichiarare alcune specifiche).

Vediamo insieme quali informazioni sono presenti:
1) La specie dello Storione da cui sono state ricavate le uova;
2) l’origine del pesce, se di allevamento (C) o selvatico (W);
3) Il paese dell’ultimo riconfezionamento o di produzione;
4) l’anno di produzione del caviale;
5) il codice univoco, identificativo dello stabilimento di produzione;
6) il numero del lotto o il codice di esportazione.

Riguardo il punto 3 è utile fare una specifica: Si può inserire il paese dell’ultimo riconfezionamento, ma non si è obbligati a indicare il paese di origine del pesce.
In questa maniera non si favorisce purtroppo la trasparenza nei confronti del consumatore, che non sempre ha la possibilità di sapere da dove arrivi il caviale che ha ordinato.

Come si fa a fare il caviale?

Per fare il caviale, le uova e la sacca ovarica dello storione vengono estratte dal pesce.
Viene generato un codice per il tracciamento, vengono poi sgranate e lavate per assiscurarsi la purezza della materia prima.
Viene poi aggiunto il sale (il caviale malossol è un caviale a basso contenuto di sale) e viene inscatolato nelle cosiddette latte originali.
Per tutto il processo viene mantenuta la catena del freddo.

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